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Mura
Conoscere Monte Roberto

Informazioni

I riferimenti per Contattare il Comune di Monte Roberto sono:

Indirizzo: Piazza Ruggeri, 15
CAP: 60030
Codice Fiscale: 00350230421
Telefono
: 0731.702472
Fax: 0731.703652
E-mail: comune@monteroberto.pannet.it

Territorio e Storia

Monteroberto, paese suggestivo per il panorama in cui è immerso e allo stesso tempo per i riferimenti storici racchiusi nel suo borgo murato, si affaccia sulla valle a destra del fiume Esino da un colle a 330 metri sul livello del mare. La superficie su cui si estende è di 13,5 chilometri quadrati, con una popolazione di 2200 abitanti distribuita fra il capoluogo e la frazione a valle di Pianello Vallesina, mentre Sant'Apollinare e Ponte Pio si sono sviluppate come zone industriali.

La leggenda vuole riportare a Roberto il Guiscardo (1015 - 1085) l'origine del castello di Monte Roberto, dove avrebbe trascorso la sua fanciullezza l'Imperatore Federico II. Più concretamente invece la storia ci riferisce la prima menzione della località in un documento del 1079: un piccolo agglomerato il cui nome fa supporre un feudatario laico, un "signore del luogo", chiamato Roberto probabilmente d'origine longobarda. Agglomerato edilizio e contrada che facevano parte del territorio di Castelbellino, allora Morro Panicale. Solo nel corso del Duecento si ha la trasformazione in un castello vero e proprio.

Ruderi di una certa consistenza sono stati visibili fino al sette-ottocento: Così in contrada Noceto, nel 1881, fu rinvenuta una necropoli picena (sec. VI a.C.); i reperti allora riportati alla luce sono ora conservati nel Museo Archeologico Nazionale di Ancona. Il centro storico, oltre al nucleo raccolto entro le mura del castello, si sviluppò nel sei-settecento lungo il Borgo, l'attuale Via G. Leopardi.

 

COME ARRIVARE
In auto
Autostrada A14, proseguire per svincolo Ancona Nord per 1.1 km;Superare il cartello AEROPORTO, girare a destra, proseguire per S.S. 76 per 18.1 km.

Da vedere

  • Abazia di Sant'Apollinare
    E' con tutta probabilità la più antica abbazia della Vallesina; la sua origine si prò far risalire a prima del mille e collegata alla primitiva immigrazione di monaci nella valle dell'Esino. Conobbe il massimo splendore nei secoli XII-XIV, mentre nel Quattrocento iniziò un lento decadimento.
  • Il castello
    Le mura castellane risalgono al sec. XIV-XV; in parte restaurate conservano ancora il loro fascino, alcuni tratti caddero durante il terremoto del 1741. Sul torrione ad occidente c'è la cosidetta "sala del trono" le cui decorazioni risalgono alla prima o seconda decade dell'ottocento.
  • Chiesa Parrocchiale
    Dedicata a San Silvestro Papa, è stata costruita tra il 1768 e il 1795 suprogetto dell'architetto Mattia Capponi (1720-1803) di Cupra Montana.
  • Chiesa di San Carlo
    La prima chiesa risale al sec. XVII, quella attuale è stata ricostruita nelle immediate vicinanze durante la terza decade dell'ottocento. Vi si conservano due tele di Antonio Sarti.
  • Villa Salvati
    In stile neoclassico, fu costruita nel primo e secondo decennio dell'ottocento su progetto dell'architetto romano Giuseppe Camporesi (1763-1822). Attualmente è sede dell'Istituto Professionale di Stato per l'Agricoltura "Serafino Salvati", succeduto alla Scuola Pratica di Agricoltura voluta per testamento nel 1923 da Serafino Salvati.

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